Analisi diagnostiche VIS NIR sulla Venere di Botticelli ai Musei Reali

Vedere oltre la pittura: come Botticelli disegnò la sua Venere

Il gruppo Heritage Science dell’Istituto Nazionale di Ottica entra per la prima volta ai Musei Reali di Torino per fare analisi diagnostiche sulla Venere di Botticelli, appartenuta alla collezione Gualino. Ispirata alla Venere pudica dell’antichità che si copre il corpo con le mani ed i capelli, la figura emerge da uno sfondo scuro incorniciata da un parapetto in pietra.

Il dipinto ha evidenti somiglianze con la Venere degli Uffizi e con quella della Gemäldegalerie di Berlino. Alcuni studiosi nutrono dubbi sull’attribuzione a Botticelli e la ritengono un’opera di bottega. Linda Lucarelli, restauratrice e conservatrice dei Musei Reali, ha richiesto l’intervento dell’infrastruttura E-RIHS.it, per indagare l’opera con diverse tecniche diagnostiche non invasive.

CNR-INO ha portato al museo lo scanner multispettrale VIS-NIR per fornire informazioni sul disegno preparatorio sottostante e sul processo creativo di Botticelli e della sua scuola. Lo strumento restituisce 32 immagini in scala 1:1 senza aberrazioni, create utilizzando 32 canali di luce dal visibile all’infrarosso.

Riusciranno le analisi a svelare i segreti di quest’opera? Occorrerà aspettare ancora qualche tempo per avere i risultati. Intanto altre analisi diagnostiche sono state eseguite dai colleghi del CNR ISPC di Catania e del CNR-SCITEC di Perugia. Un’intervista con la conservatrice Linda Lucarelli è già disponibile su Youtube.

(Tutte le immagini sono pubblicate per gentile concessione dei Musei Reali di Torino)

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